Il mese scorso io e mio marito Diego ci siamo impegnati in una ricerca estenuante di una nuova scuola materna per Liz.
Poco prima delle vacanze di Natale, abbiamo capito che la scuola in cui era inserita era un ambiente tossico per lei, una scuola in cui era stata etichettata come una bambina problematica, con insegnanti che non riuscivano a gestirla e compagni che non volevano più interagire con lei.
Abbiamo così deciso di ritirarla, con la speranza di trovare velocemente un nuovo posto che potesse accoglierla, ma ci è voluto molto più tempo del previsto.
Liz è rimasta a casa con me per 4 mesi, perdendo tempo prezioso di interazione sociale, crescita emotiva e di nuove conoscenze didattiche. Tempo che, per una bambina che ha difficoltà nell’integrarsi e con carenze emotive, è tempo prezioso che lei ha tristemente perso e che influirà sulle dinamiche di inserimento della prossima scuola.
Io e Diego abbiamo visitato scuole parentali, gruppi di genitori auto-organizzati, scuole di educazione nel bosco e istituti religiosi. Ci siamo confrontati con asili pubblici e privati, vicini e lontani, e ci hanno parlato di metodologie diverse, alcune mai sentite prima.
Ci siamo sentiti un po’ persi e confusi, indecisi su come procedere.
Tra tutte le metodologie che ci hanno nominato, due hanno spiccato particolarmente in popolarità: il metodo Montessoriano e il metodo Steineriano.
Per noi però non era assolutamente chiara la differenza tra i due metodi, e ci sono volute ore di ricerca e lettura per riuscire a comprenderne almeno le basi.
Entrambe i metodi si occupano di educazione e pedagogia, ma presentano alcune differenze chiave nel modo in cui vengono implementate. Il metodo Montessoriano si concentra sull’autonomia del bambino, che è libero di esplorare e scoprire il mondo circostante attraverso un approccio sensoriale e indipendente. Il metodo Steiner invece si concentra sul bambino nel suo insieme, includendo aspetti fisici, emotivi, intellettuali e spirituali, e promuove un approccio armonico e integrato allo sviluppo del bambino, evitando di accelerare le tappe della crescita e permettendo al bambino di esprimere liberamente le proprie potenzialità e abilità.
Internet è piena di spiegazioni concise come quella che ho appena riportato, ma leggerle mi aiutava soltanto a sentirmi più confusa di prima. Per cui ho voluto indagare più a fondo. In questa pagina voglio riportarvi quello che ho scoperto.
Il Metodo Montessoriano
Il metodo Montessoriano, sviluppato dalla pedagogista Maria Montessori nel 1897, si basa sull’idea che i bambini siano naturalmente inclini all’apprendimento e alla scoperta.
Questo metodo mira a fornire un ambiente preparato in cui i bambini possano esplorare, sperimentare e apprendere attraverso l’uso di materiali didattici specifici. La libertà di scelta e di movimento sono aspetti centrali del metodo Montessoriano, in quanto si ritiene che i bambini debbano essere in grado di seguire il proprio ritmo di apprendimento.
I 5 principi fondamentali del metodo Montessori sono:
1 – Ambiente preparato
L’ambiente in cui il bambino svolge le sue attività deve essere organizzato ed adattato alle sue esigenze. Deve essere sicuro, stimolante e fornire opportunità per l’apprendimento e l’esplorazione in maniera autonoma e indipendente.
2 – Libera scelta
I bambini devono avere la libertà di scegliere le attività che desiderano svolgere all’interno dell’ambiente preparato. Questo metodo incoraggia il gioco libero, l’autonomia, la responsabilità e l’interesse verso l’apprendimento.
3 – Apprendimento pratico
Il metodo Montessori enfatizza l’apprendimento attraverso l’esperienza pratica. I bambini sono incoraggiati a manipolare materiali usati anche nella vita reale per acquisire conoscenze e abilità, e favorire lo sviluppo cognitivo, motorio e sensoriale.
4 – Rispetto per il ritmo individuale
Il metodo Montessori riconosce che ogni bambino ha un proprio ritmo di sviluppo diverso da quello degli altri bambini. Gli insegnanti ed educatori montessoriani rispettano il tempo e le fasi di apprendimento di ciascun bambino.
5 – Educazione alla realtà
Il metodo Montessori vuole preparare i bambini per la vita reale. Oltre all’acquisizione di conoscenze accademiche, si concentra sullo sviluppo di abilità pratiche, sociali ed emotive che saranno utili nel mondo reale.
Il Metodo Steineriano
Il metodo Steineriano, sviluppato dal filosofo Rudolf Steiner nel 1919, si concentra su una formazione olistica che coinvolge lo sviluppo del corpo, della mente e dello spirito dei bambini.
Questo approccio si concentra sul gioco creativo, sull’immaginazione e sulla connessione con la natura. I bambini che seguono il metodo Steineriano spesso partecipano ad attività artistiche come la recitazione, la musica e il disegno.
Inoltre, questo metodo promuove l’importanza dei ritmi naturali nella vita quotidiana dei bambini, come ad esempio l’alternanza tra periodi di attività intensa e periodi di riposo.
I 5 principi fondamentali del metodo Steineriano includono:
1 – Antropologia evolutiva
Il metodo steineriano si basa sull’antropologia evolutiva, che considera l’evoluzione del bambino come l’obiettivo principale della pedagogia. Questo significa che il metodo si concentra sullo sviluppo armonico delle facoltà cognitive-intellettuali, creative-artistiche e pratico-artigianali di ogni individuo.
2 – Libertà e autonomia
Nel metodo steineriano, si dà grande importanza alla libertà e all’autonomia del bambino. Si crede che il bambino debba trovare autonomamente la sua strada nella società, senza subire imposizioni o influenze forzate da parte degli insegnanti, della famiglia o dei genitori.
3 – Stimolazione integrata
Il metodo steineriano mira a stimolare le facoltà cognitive, creative e pratico-artigianali di ogni bambino. Riconosce che ogni essere umano possiede queste diverse facoltà e che è importante svilupparle tutte in modo equilibrato.
4 – Importanza delle materie artistiche
Nel metodo steineriano, viene data grande importanza alle materie artistiche, creative e artigianali. Si riconosce che queste attività sono fondamentali per lo sviluppo espressivo del bambino e vengono integrate nell’insegnamento insieme alle materie classiche.
5 – Rispetto dei ritmi individuali
Nel metodo steineriano, si rispettano i ritmi e i tempi individuali di ogni bambino. Gli insegnanti si adattano alle esigenze di ciascun bambino senza anticiparle. Ad esempio, l’apprendimento della lettura e della scrittura viene proposto solo dopo i 7 anni, e solo quando il bambino è ritenuto pronto.
I due metodi a confronto
C’è sicuramente molto in comune tra questi due metodi, ed alcune distinzioni importanti, ed è forse questo il motivo per cui si fa così tanta confusione in merito.
Per fare un po’ di chiarezza, ho voluto mettere i due metodi a confronto nella tabella di seguito, evidenziando quello che li accomuna e quello che li distingue.
5 Differenze
Approccio educativo:
Il metodo Montessori è basato su un approccio scientifico, mentre il metodo Steiner è orientato verso la dimensione creativa e morale.
Montessori propone un percorso scientifico e di preparazione pratica alla vita reale, mentre Steiner si concentra sull’armonizzazione dei bambini nei tre ambiti che compongono l’uomo: pensiero, spirito e corpo.
Ambiente educativo:
L’ambiente di apprendimento Montessori è organizzato in modo da permettere ai bambini di esplorare e fare scelte indipendenti, ed i materiali didattici sono progettati per incoraggiare l’apprendimento pratico e sensoriale.
L’ambiente di apprendimento Steiner è caratterizzato da un’atmosfera calda ed accogliente, con un’enfasi sull’arte e sulla creatività. I materiali didattici sono principalmente naturali e fatti a mano, con un’enfasi sull’uso di materiali naturali come legno e lana.
Composizione delle classi:
Il metodo Montessori è adatto a bambini di diverse età, con classi miste che consentono di apprendere gli uni dagli altri e di seguire ritmi individuali.
Il metodo Steiner prevede classi formate da coetanei, al fine di creare un ambiente in cui i bambini condividono interessi comuni e seguono uno stesso ritmo.
Acquisizione delle competenze:
Nel metodo Montessori, l’acquisizione di competenze come la lettura e la scrittura è incoraggiata fin dai primi anni, mentre nel metodo Steiner queste competenze sono posticipate e diventano più intense intorno alla quarta elementare.
Montessori fornisce strumenti di apprendimento sotto forma di gioco, mentre Steiner incoraggia il bambino a creare da solo i giocattoli usando la propria immaginazione.
Ruolo dell’insegnante:
Nel metodo Montessori, l’insegnante assume un ruolo di semplice osservatore e facilitatore, permettendo al bambino di esplorare e apprendere in modo indipendente.
Nel metodo Steiner, l’insegnante ha un ruolo diretto nell’educazione del bambino, fornendo una guida e un modello di comportamento.
5 Similitudini
Approccio centrato sul bambino:
Entrambi i metodi pongono il bambino al centro dell’educazione e riconoscono il suo potenziale immenso.
Credenza nella pedagogia come strumento per migliorare la società:
Sia Montessori che Steiner credono che la pedagogia possa contribuire a creare una società migliore.
Importanza dell’arte:
Il metodo Steiner pone un’enfasi particolare nell’espressione artistica del bambino. Ma entrambi i metodi attribuiscono un ruolo importante all’arte nell’educazione.
In entrambi i casi, l’arte è utilizzata per stimolare la creatività e l’espressione dei bambini.
Rispetto per la libertà del bambino:
Sia Montessori che Steiner ritengono che il bambino debba godere della massima libertà nel processo educativo.
Focus sull’educazione integrale:
Entrambi i metodi si concentrano sullo sviluppo completo del bambino, includendo gli aspetti mentali, spirituali, fisici e psicologici.
Conclusioni
Entrambi il metodo Montessoriano e il metodo Steineriano offrono approcci educativi validi che mirano a favorire lo sviluppo globale dei bambini.
Mentre il metodo Montessoriano si concentra sull’apprendimento attraverso l’esplorazione indipendente e l’uso di materiali didattici specifici, il metodo Steineriano mette l’accento sul gioco creativo, l’immaginazione e la connessione con la natura.
Entrambe i metodi offrono opportunità uniche di sviluppo e apprendimento, e la scelta di quale scuola prediligere per i propri figli dipende dalle preferenze e dalle necessità specifiche di ogni famiglia.
Per Liz abbiamo scelto una scuola di ispirazione Montessoriana. Liz ha una grossa necessità di routine e prevedibilità, e lavora bene durante attività strutturate e facilitate da adulti.
La scuola ad indirizzo Montessori ci è sembrata più strutturata e scandita da ritmi e tempi prevedibili, con una presenza più forte di insegnanti che facilitano le attività giornaliere, pur lasciando ampio spazio alla scelta autonoma di ogni bambino.
Questa scuola inoltre promuove un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui i bambini lavorano insieme e si aiutano reciprocamente. Questo tipo di interazione sociale è particolarmente benefica per Liz, dopo essere stata emarginata nella precedente scuola, e che ha necessità di imparare a sentirsi parte del gruppo e di sviluppare relazioni positive con i suoi compagni di classe.
La scelta della scuola rimane una scelta importante per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei nostri figli, e va gestita con consapevolezza.
Quello che apprezzo dei metodi Montessori e Steiner è il fatto che siano entrambi incentrati sulle necessità di apprendimento del bambino. Questo va in netto contrasto con i metodi didattici più tradizionali, che sembrano più interessati a seguire un curriculum didattico uguale per tutti e a riempire i bambini di nozioni non correlate alla loro esperienza.
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