Mia figlia Liz non ascolta mai, o forse ascolta, ma non è interessata.
Le chiediamo di non correre sulle scale, per esempio, e lei continua imperterrita a farlo. Le chiediamo di andare a lavarsi le mani prima di pranzo, e lei si affretta a prendere un gioco.
Abbiamo provato di tutto per convincerla a rispettare le regole: alzare la voce, imporci, chiedere più volte, minacciare, abbassarci al suo livello e chiedere gentilmente, offrire premi.
Nulla ha funzionato e più ci siamo imposti, più lei è diventata oppositiva e sfidante.
A volte anche convincerla a seguire le regole più semplici e banali è una lotta che ci lascia stremati e nervosi.
Per evitare gli interminabili capricci e le crisi di rabbia, abbiamo dovuto implementare una strategia alternativa al semplice chiederle di seguire le regole o rispettare i limiti imposti.
Come far in modo che i bambini seguano le regole
La strategia che abbiamo implementato, e che sembra funzionare con i nostri figli Liz e Ben, parte dal creare un dialogo aperto e chiaro tra adulti e bambini, prosegue lasciando libera scelta ai bambini per imparare a prendere decisioni in autonomia, e termina con il coltivare sentimenti di empatia in loro.
Creare un dialogo
Stabilire le regole
Ogni famiglia ha regole e limiti diversi, che non sono universali e che derivano da convinzioni e valori personali.
Per questo è fondamentale che questi limiti vengano verbalizzati e compresi dai nostri bambini: non si gioca a pallone in casa, rispettiamo gli spazi altrui, togliamo le scarpe all’ingresso, si mangia al tavolo, e così via.
La prima domanda che dobbiamo chiederci è se siamo stati chiari con i nostri bambini: sanno cosa ci si aspetta da loro? Abbiamo spiegato loro il perchè dei limiti imposti? Sono consapevoli delle conseguenze?
Non aspettiamoci che i bambini rispettino i limiti e seguino le regole fin da subito. Dobbiamo essere pazienti, spiegare più volte, soprattutto quando i bambini sembrano non ascoltare.
E’ inoltre importante spiegare regole e limiti in momenti di tranquillità, perché nei momenti di rabbia e frustrazione i bambini non sono in grado di ascoltare.
Spiegare il perchè
Una richiesta non motivata molto spesso non verrà presa in considerazione dai bambini, ed è quindi fondamentale spiegare loro il perché delle nostre richieste.
I bambini imparano attraverso la relazione tra causa ed effetto, e tramite sperimentazione diretta. L’autocontrollo di un bambino è poco sviluppato, che ancora sta imparando a gestire le proprie emozioni. Spiegare loro perché si compiono certe azioni, e le conseguenze che ne derivano infrangendo le regole, li può aiutare a prendere scelte più consapevoli, e ad essere più rispettosi delle regole.
Al posto di dire “non si corre con le forbici in mano” dobbiamo imparare ad esprimere quello che vogliamo venga fatto in forma positiva e argomentare il perché: “correre con le forbici in mano è pericoloso perchè potresti cadere e farti male”.
E così per ogni richiesta: “si va in bicicletta sul marciapiede perché la strada è per le auto”, “se bagni le scarpe nelle pozzanghere i tuoi calzini si bagneranno e durante il giorno sentirai freddo”, “si parla piano al ristorante perchè potremmo disturbare altre persone che vorrebbero mangiare in tranquillità”.
Nel tempo, il bambino capirà che le nostre richieste hanno una motivazione, quella di salvaguardare la loro incolumità ed il rispetto delle altre persone, e quindi saranno più propensi ad ascoltare e rispettare i limiti imposti.
Chiare conseguenze
Illustrare in modo semplice e chiaro le conseguenze di ignorare le regole aiuta i bambini a prendere coscienza delle proprie azioni e dei loro effetti.
“Se continui a buttare il cibo per terra, saremo costretti ad interrompere la cena” oppure “se continui a correre in strada, dovrò a tenerti per mano fino a quando saremo arrivati al parco”.
Utilizzando esempi pratici e situazioni reali, i bambini possono capire che le regole non sono solo imposizioni o nostri capricci, ma strumenti fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere collettivo.
In questo modo, si favorisce non solo il rispetto delle norme, ma anche un senso di responsabilità e di rispetto verso gli altri, elementi chiave per una convivenza serena.
Libera Scelta
Offire alternative
Una volta stabilita una regola, e spiegata ai bambini, possiamo dare loro la possibilità di scegliere alternative che rispettino la regola stessa.
La scelta è un aspetto importante della crescita, perché rende i bambini autonomi e responsabili.
A volte aiuta pensare alle regole come se non fossero state scritte da noi, riferendosi alle regole in terza persona: la regola dice che…
Questo approccio consente di prendere distanze emotive dalle circostanze, evitando di cadere in attacchi personali oppure minacce.
Se, per esempio, la regola “dice che” si esce di casa indossando una maglietta pulita, chiedere al bambino di quale colore la preferiscono aiuterà a dare un senso di controllo sulle proprie scelte, pur rimanendo nei limiti imposti di indossare una maglietta pulita.
Lo dice la regola
Ma diciamo per esempio che una mattina il nostro bambino voglia a tutti i costi mettere la maglietta blu dal cesto della biancheria sporca, e si rifiuti di indossare qualsiasi altra maglietta e di considerare alternative.
In questi casi, potremmo cadare nella tentazione di costringere forzatamente il bambino a rispettare le regole, obbligandolo a mettere una maglietta pulita scelta da noi e trasformando la scelta di cosa indossare in una lotta.
Oppure, possiamo provare l’approccio delle regola in terza persona, ribadendo prima la regola e poi proponendo una scelta: “la regola dice che bisogna indossare una maglietta pulita per uscire. Preferisci indossare quella gialla o quella verde? Le trovi entrambe nel tuo cassetto dei vestiti puliti”.
Questo approccio considera le regole come entità distinte da noi, e può aiutare i bambini nelle accettarle e rispettarle, poiché vengono viste come strumenti utili anziché come obblighi. Contemporaneamente, aiutiamo a modellare un comportamento positivo nel bambino, favorendo la sua libertà di scelta e controllo sulle proprie azioni.
A volte, lasciare la scelta ai bambini può risultare difficile per noi adulti, quasi come se ci sentissimo spogliati dal nostro potere decisionale. Ma non è così. Quello a cui dobbiamo abituarci è pensare a quali libere scelte siamo pronti a consentire ai bambini di prendere entro i limiti che abbiamo stabilito. Ciò soddisferà il loro innato bisogno di autonomia e renderà più probabile che cooperino, ma al contempo garantirà la nostra autorità e il rispetto delle regole imposte.
Sostituiamo il se con il quando
Per assicurarci che un bambino segua le regole è fondamentale assecondare i loro sentimenti ed il loro volere. Devono sentirsi ascoltati e in grado di prendere scelte in autonomia.
Pensiamo ad esempio ad un bambino che ha svuotato tutti i suoi cesti pieni di giochi in salotto. Ha giocato per ore, il pavimento è coperto di giochi, ed ora vuole guardare la TV.
La regola di casa è che si guarda la televisione una volta che si sono riordinati i giochi.
Magari verrebbe spontaneo ricordare: “se metti via tutti i tuoi giocattoli, puoi guardare la TV”. Attraverso l’utilizzo del condizionale SE, il desiderio di guardare la TV e la necessità di riordinare si escludono a vicenda.
Infatti, un rapido sguardo a tutto il disordine e al duro lavoro che deve essere fatto prima di poter avere accesso alla televisione, e sicuramente il bambino sarà propenso ad ignorare la nostra richiesta. Il SE presuppone che, forse, non arriverà mai il momento di guardare la TV.
Possiamo invece provare a dire: “Puoi guardare la TV quando metti via tutti i tuoi giocattoli”.
Usare QUANDO mostra un chiaro assecondare il desiderio del bambino di guardare la TV, comunicando così che otterrà sicuramente ciò che desidera, semplicemente dopo un piccolo sforzo.
Coltivare empatia
Capire i bambini
“So che ti stai divertendo, ma è ora di andare a casa perchè tra poco sarà ora di cena”.
Mostrare empatia verso i bambini è fondamentale per il loro sviluppo emotivo e sociale.
Quando ci sforziamo a capire il loro punto di vista e riconosciamo i loro sentimenti, creiamo un ambiente sicuro ed accogliente in cui i bambini possono esprimere le proprie emozioni senza paura di essere giudicati.
L’empatia insegna ai bambini l’importanza della comprensione reciproca e della compassione, elementi essenziali per costruire rapporti costruttivi e rispettosi.
Inoltre, quando i bambini vedono gli adulti praticare l’empatia, sono più propensi ad imitare questo comportamento, contribuendo così a creare una cultura di supporto e solidarietà che può durare nel tempo.
Parlare in prima persona
I bambini ci mettono costantemente alla prova, conoscono ogni modo possibile per farci perdere la pazienza, e a volte ci fanno sentire impotenti.
Per questo, far seguire le regole è forse uno dei momenti più difficile da gestire. Quando i bambini infrangono le regole, la nostra frustrazione cresce velocemente e rischiamo di arrabbiarci e perdere il controllo della situazione.
Per favorire l’ascolto, il rispetto delle regole ed aprire un canale di comunicazione con i bambini, le affermazioni in prima persona sono molto efficaci, e concorrono anche alla costruzione del vocabolario emotivo dei bambini.
Invece di dire per esempio “non saltare sul letto!” possiamo provare a dire “mi sento molto ansiosa quando salti sul letto perchè potresti cadere e farti male”.
In questa maniera, mostriamo empatia e desiderio di tenerli sicuri, ma allo stesso tempo possiamo verbalizzare la nostra frustrazione nel loro infrangere le regole. I bambini sono desiderosi di affermare la propria volontà, ma comprendono anche i sentimenti e le percezioni delle altre persone.
Comunicando le nostre emozioni in modo onesto e aperto, li aiuteremo a fare lo stesso, aiutandoli così a capire l’importanza di rispettare le regole.
Le regole sono fondamentali
I bambini hanno bisogno di sapere cosa gli è concesso per sentirsi al sicuro. In mancanza di regole, la gamma di possibili scelte diventa enorme, troppe rispetto a quelle che sono in grado gestire.
Stabilire dei limiti e delle regole è essenziale per fornire ai bambini una struttura alle loro azioni, aiutarli nell’affermare una loro volontà, ed imparare ciò che è giusto e sicuro fare e cosa no. Inoltre, dobbiamo consentire loro di mettere in pratica le proprie abilità decisionali e promuovere l’indipendenza e il rispetto della loro volontà.
Il desiderio di maggiore indipendenza cresce con il crescere del bambino, così come la loro capacità di gestire situazioni più complesse. Il nostro ruolo come genitori è quello di aiutarli ad affrontare scelte sempre più complesse, in modo consapevole e responsabile.
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