Ho due figli, Liz di 4 anni e Ben di 10. Come interagiscono tra loro? Litigando!
Da quando è cominciata l’estate, ho persino l’impressione che il loro lottare e confrontarsi si sia inasprito, e diventato l’unica espressione del loro rapporto.
Da quando si svegliano a quando vanno a letto è un susseguirsi di liti, prese in giro, stuzzicarsi ed infastidirsi. A volte fanno una breve tregua mentre guardano la TV oppure durante il gioco libero, per poi riprendere ancora più agguerriti, arrivando perfino a picchiarsi e farsi male.
Perché i miei figli litigano così tanto?
La lotta fra fratelli e sorelle, per quanto incredibilmente frustrante per noi genitori, è una parte sana e naturale dello sviluppo e del crescere insieme, e può essere fonte di acquisizione di nuove capacità sociali e di affermazione del proprio io.
Ho di recente letto un articolo scritto da Avidan Milevsky, professore di psicologia e psicoterapeuta, intitolato “When Siblings Attack” (Quando i fratelli e le sorelle attaccano). In questo articolo l’autore sostiene che “la maggior parte delle volte, le lotte tra fratelli sono un tentativo di capire e navigare le relazioni sociali. Gli studi dimostrano come queste interazioni tra fratelli e sorelle contribuiscano a creare le basi per le future amicizie. Il modo in cui interveniamo durante i litigi tra fratelli è legato al tipo di relazione che svilupperanno in futuro.”
Le piccole lotte fraternali aiutano i nostri bambini ad accedere a situazioni sociali nuove e diverse, in un ambiente sicuro e controllato. Imparano quindi attraverso una varietà di difficoltà sociali cosa devono fare per riuscire a risolvere il conflitto, ad imporre la loro volontà, ad accettare sconfitte, e negoziare compromessi.
Quando i miei figli litigano, pur sapendo che è un comportamento naturale e normale, sento però sia il mio dovere intervenire, fare da arbitro, e cercare di riappacificarli, fino spesso ad arrivare ad arrabbiarmi e ricorrere a minacce e punizioni.
Ma come dovremmo comportarci quindi quando i nostri figli litigano?
Ecco 10 consigli per aiutare i nostri figli a porre fine alla rivalità, ed avere una relazione più sana e di complicità tra di loro.
Accettare come normali i litigi tra fratelli
È importante capire che i litigi tra fratelli sono una parte normale dello sviluppo e delle dinamiche familiari. Non è necessario cercare di evitare completamente i litigi, ma piuttosto imparare ad aiutare i nostri figli a gestirli in modo costruttivo. Noi usiamo frasi tipo “ricordati di usare le tue parole gentili” oppure “è importante ascoltare prima di parlare”.
Osservare e comprendere
Prima di intervenire, è importante osservare attentamente la situazione e comprendere la dinamica della lite. Possiamo cercare di intuire cosa ha scatenato la lite, cosa è successo prima e dopo, chi vince e chi perde, e soprattutto, qual’è lo scopo della lite. Questa comprensione ci aiuterà ad elaborare strategie di intervento efficaci. Non dimentichiamoci però che in una lite spesso la ragione ed il torto si suddividono in parti uguali.
Evitare di prendere parti
Quando i fratelli litigano, è importante evitare di prendere parti o di biasimare uno dei due. Invece, dobbiamo cercare di rimanere neutrali e ascoltare entrambi i punti di vista. Questo può aiutare a ridurre la rivalità e a promuovere una comunicazione aperta tra i fratelli. Convalidare le ragioni di entrambe le parti aiuterà a far vedere e comprendere ai nostri figli un altro punto di vista, aiutandondoli quindi ad accettare responsabilità di colpa ed una risoluzione serena della lite.
Evitare interventi eccessivi
Per quanto possa essere difficile e contro natura, non è necessario intervenire in ogni lite tra i nostri figli. Un intervento eccessivo può far sì che, nel tempo, il nostro intervento non sia più così efficace e che perda di forza. È importante valutare quando è necessario intervenire e quando è meglio lasciare ai bambini la possibilità di trovare un accordo da soli. A volte possiamo semplicemente dire loro che se hanno bisogno di aiuto a trovare la soluzione siamo disponibili a mediare, ma senza intervenire a meno che ci venga richiesto.
Regole e convivenza
È importante stabilire regole sociali chiare e promuovere una convivenza armoniosa. Assicuriamoci che i bambini comprendano le regole della convivenza all’interno della nostra famiglia, e che sappiano le conseguenze di non rispettare queste regole.
In casa nostra, per esempio, abbiamo appeso un quadretto chiamato “Le regole di casa”. Qui, attraverso parole ed immagini, sono rappresentate le regole che devono essere seguite da tutto il nucleo familiare. Le regole coprono vari aspetti della vita famigliare, ma si basano su alcuni principi fondamentali: picchiare non è accettato, si usano parole gentili, si rispettano gli oggetti altrui e si chiede scusa quando sbagliamo.
Insegnare strategie di risoluzione dei conflitti
Possiamo aiutare i nostri figli a sviluppare abilità di risoluzione dei conflitti, come per esempio imparare a comunicare in modo chiaro e a trovare compromessi. Queste abilità saranno utili ai nostri figli non solo per risolvere i litigi in casa, ma anche per affrontare le relazioni sociali con coetanei ed amici. Spesso basta sedersi in cerchio con i nostri figli, facilitare uno scambio sereno e rispettoso, magari ricordando le regole di casa oppure aiutando i più piccoli a trovare le giuste parole.
Mediazione
In caso di litigi più intensi o violenti tra i fratelli, possiamo in una prima fase bloccare il comportamento aggressivo, e in un secondo momento facilitare la risoluzione della lite. È importante comunicare chiaramente ai bambini che la violenza fisica o verbale non è accettabile.Possiamo inoltre incoraggiare i bambini a trovare soluzioni alternative alla lite, e a facilitare un compromesso che soddisfi entrambe le parti.
Promuovere il rispetto reciproco
Dobbiamo incoraggiare i nostri figli a rispettarsi reciprocamente e a trattarsi con gentilezza. Possiamo per esempio sottolineate l’importanza di ascoltare gli altri e di cercare di capire i loro sentimenti. Questo può contribuire a creare un ambiente familiare più armonioso e a ridurre i litigi. Se non possiamo insegnare loro a smettere di litigare, magari possiamo insegnare come farlo in maniera leale.
Offrire spazi separati
Se i litigi tra fratelli diventano frequenti o violenti, possiamo offrire loro spazi separati per un periodo di tempo. Ad esempio, io chiedo loro di passare del tempo nelle loro camere, separati, incoraggiandoli a fare attività in autonomia. Questo può aiutare a ridurre le occasioni di conflitto, ma anche di fornire il tempo necessario ai bambini per rilassarsi e interiorizzare il litigio accaduto.
Essere un modello positivo
Anche se a volte non perdere la pazienza diventa difficile, e ci sentiamo sopraffatti e stanchi, non dobbiamo dimenticare che i nostri bambini imparano molto da noi, e come ci comportiamo ha più peso rispetto a quello che diciamo. Dobbiamo quindi cercare di essere un modello positivo di comunicazione e risoluzione dei conflitti. Dobbiamo mostrare loro come gestire le emozioni in modo sano e come trovare soluzioni pacifiche ai problemi.
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